
L'aspetto economico è, però, di rilevante importanza in questo saggio. La Woolf, infatti, sottolinea la necessità del denaro e della sicurezza economica che permettano ad una donna di scrivere e soprattutto di scrivere ciò che vuole. Una stanza tutta per sé, dove la scrittrice possa ritagliarsi uno spazio, lontana dai ruoli di madre, figlia, lavoratrice e di qualunque altra etichetta le consenta di essere tutto, fuorché, appunto, una scrittrice.
Leggere questo saggio per scoprire quanta strada oggi abbiano fatto le donne nell'ambito culturale, scientifico, economico e politico e rileggerlo per capire quali siano i pregiudizi duri a morire, le trappole fatali che impediscono la piena evoluzione dell'altra metà del cielo. Stupirsi nell'apprendere di come fino all'inizio del secolo scorso fosse interdetto l'accesso alle biblioteche delle più importanti università inglesi alle donne non accompagnate da un docente uomo e delle miriadi di trattati misogini contro i quali la Woolf si scaglia come una leonessa in difesa dei suoi cuccioli (diremmo meglio "cucciole"). Non c'è tanto da sbalordirsi, quindi, se una delle menti più brillanti del XIX/XX secolo abbia scritto in Così parlò Zarathustra, che le donne non sono capaci di amicizia, simili a gatte, uccellini o nella migliore delle ipotesi a giovenche e che la loro mente resta solo alla superficie delle cose.
Una bella dose di Virginia Woolf, la quale sognava ciò che è avvenuto alle donne di oggi, scienziate, filosofe, scrittrici, politiche, è ciò che ci vuole per proseguire nel cammino. La strada è lunga, ma con un'indipendenza economica e una stanza tutta per sé, Virginia assicura che ce la faranno.
Bella recensione, non ho ancora letto questo saggio, ma a quanto ho capito dovremmo essere tutte un po Virginia Woolf, affinché sipossa raggiungere la completa evoluzione femminile ed evitare i pericoli che la minano.
RispondiEliminaComplimenti e grazie per avermi fatto conoscere. questo saggio.
Grazie a te per l'apprezzamento! Buona lettura.
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